In moltissimi mi hanno chiesto “Ma che cos’è il kefir?“. Questo articolo serve proprio a fare un pò di chiarezza sull’argomento.
Che cos’è
Il kefir è una bevanda di origine caucasica a base di latte fermentato. E’ simile allo yogurt ma dal sapore più acido. Prepararlo a casa è facilissimo: gli unici ingredienti necessari sono il latte, che può essere di mucca, pecora o capra, e i granuli del kefir, anche detti kefiran, un polisaccaride che ospita colonie di batteri e lieviti che trasformano il latte nella bevanda kefir.
Benefici
Il kefir di latte è ricco di probiotici, microrganismi vivi che si depositano nell’intestino e aiutano a mantenere l’equilibrio dei batteri intestinali. Nel kefir sono presenti addirittura più probiotici che nello yogurt: ci sono circa 30 diversi microrganismi contro i 2 presenti nello yogurt.
Questa bevanda contiene inoltre minerali come calcio, potassio, magnesio, fosforo e proteine. Inoltre, durante la fermentazione, i batteri e i lieviti si nutrono degli zuccheri e del lattosio, lasciando così il kefir povero di calorie e di lattosio e può quindi essere consumato anche dagli intolleranti.
Tra le vitamine del gruppo B presenti nel kefir troviamo l’acido folico, un integratore indispensabile non solo per le donne in gravidanza (poichè previene le malformazioni al feto) ma anche per chi è in menopausa, perché è un’ottima difesa contro l’osteoporosi e gli sbalzi emotivi. Inoltre, la combinazione del magnesio con le vitamine del gruppo B e con il calcio fanno del kefir un alleato straordinario del sistema nervoso e un valido aiuto per contrastare il desiderio di cibo fuori pasto.
Come già anticipato, il kefir aiuta la formazione di anticorpi ed è consigliato per chi vuole ripristinare la flora intestinale perchè contiene il Lactobacillus acidophilus, un batterio “buono” che rinforza le mucose intestinali proteggendole dall’attacco di sostanze e batteri nocivi.
Preparazione
Per preparare il kefir avrete bisogno solamente dei granuli di kefir e di latte, che può essere di mucca, capra o pecora.
Pesate i granuli del kefir e versateli in un barattolo di vetro, facendo attenzione a non toccarli mai con posate d’acciaio perchè il kefir soffre a contatto con questo materiale. Aggiungete poi ai granuli una certa quantità di latte in proporzione da 1:5 a 1:10, ovvero per 1gr di Kefir dovrete aggiungere dai 5 ai 10gr di latte. All’inizio vi consiglio di usare una proporzione 1:7, passando poi a quella 1:10.
Il barattolo non andrà mai coperto con il coperchio per lasciare ai granuli la possibilità di respirare, copritelo invece con un tovagliolo e fissatelo al baratto con un elastico. Mettetelo ora in un posto buio della vostra cucina, magari nella dispensa facendo in modo che non sia mai esposto alla luce.
Dopo 24 ore il kefir sarà pronto per essere filtrato e mangiato.
Come filtrarlo? Anzitutto mescolate bene il kefir, affinchè il siero prodotto si mescoli ai grani (ricordate di non usare mai posate o materiale di acciaio, preferite invece la plastica). Poi prendete un piccolo colino, metteteci sotto un recipiente per raccogliere i kefir e versate quindi il contenuto del barattolo. In questo modo i granuli di kefir rimarranno nel colino e la bevanda kefir colerà nel recipiente.
Poi rimettete i granuli dentro un altro vasetto di vetro pulito senza lavarli, aggiungete il latte in un rapporto 1:7 e deponete il vaso di nuovo in un angolo buio della vostra dispensa.
E’ importante non lavare mai i granuli, altrimenti ci sarebbe il rischio di farli entrare in contatto con i batteri che vivono nell’acqua e questo potrebbe portare alla morte dei granuli.
Se avete ancora qualche dubbio sulla preparazione del kefir, vi consiglio di guardare questo video!
Dove comprare i granuli di kefir?
Il metodo migliore per iniziare a fare il kefir è farselo regalare da qualche conoscente che già ce l’ha. I granuli infatti crescono di circa il 5% dopo ogni fermentazione in inverno e dal 10-20% in estate. Di conseguenza, se lo chiedete a chi ce l’ha sarà in grado di darvene qualche grammo in poco tempo.
Potete anche comprarlo su amazon o al banco frigo dei supermercati, anche se non tutti li vendono, però fate attenzione perchè manca una legislazione specifica su questo alimento e, quindi, ci sono prodotti denominati “kefir” che in realtà kefir non sono perché hanno un contenuto di fermenti molto povero.
Un buon kefir deve essere naturale e senza additivi, di origine biologica e realizzato solo con latte e fermenti specificati col loro nome. Evitate i kefir che contengono ingredienti artificiali quali zucchero liquido, destrosio, stabilizzanti, aromi e correttori di acidità.
TIPS: 48h è il limite massimo per la fermentazione del kefir. Passato questo periodo dovete separare il kefir dai granuli e aggiungere altro latte.
Se avete ancora qualche domanda sul kefir o volete informazioni in più potete lasciarmi un commento qui sotto o seguire il mio profilo instagram ecca_foodetails e vedere l’evoluzione del mio kefir!